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 ADOTTARE UN CANE...

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ADOTTARE UN CANE... Empty
MessaggioTitolo: ADOTTARE UN CANE...   ADOTTARE UN CANE... EmptyVen Ott 31, 2008 2:23 am

Quando si sceglie di adottare un cane bisogna effettuare una scelta ben ponderata, non si può scegliere un cane perché piace. Bisogna tenere conto che un cane ha bisogno di spazio e tempo: un cane grande e vivace sta meglio in una casa con giardino così come un cane anziano forse non gradisce l’esuberanza dei bambini.
E’ fondamentale prima di adottare un cane pensare alle spese che si dovranno sostenere per l’alimentazione, la salute e il benessere del cane.

I CANI DEL CANILE: MALATI E CATTIVI.

Non è vero che un cane abbandonato è un cane malato, aggressivo e mordace.
E’ un cane che abbaia, è un cane cresciuto troppo, è un cane che invecchia, è un cane che non si può portare in vacanza.
Non sono i problemi del cane ma i problemi dei padroni che portano all’abbandono: traslochi, divorzi, nascite, morti, capricci.

In canile si trovano cani di tutti i tipi…meticci doc e cani di razza.
Normalmente i cani di razza non hanno il pedigree, o forse lo hanno ma non se ne è a conoscenza. Possono essere in canile perché non conformi agli standard della razza, perché il carattere non è “giusto”, oppure per problemi dei precedenti padroni. Si possono trovare anche cani addestrati!

In entrambi i casi hanno subito il trauma dell’abbandono.
Ci sono cani che superano questo trauma, cercano il contatto con l’uomo e restano vivaci, altri cani invece restano segnati e diventano diffidenti verso l’uomo, quindi è necessario intraprendere un percorso per recuperare la fiducia, nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario l’aiuto di un comportamentista.

E’ da sfatare la credenza che i cani dei canili siano aggressivi con gli altri cani.
Ogni cane ha il suo carattere e ogni caso è a se perché ogni cane ha avute esperienze diverse. E’ possibile invece che il cane preso in canile sia geloso della sua ciotola, questo perché è abituato a doverla dividere con gli altri, ma non è un problema irrisolvibile.

Altro mito è quello che vuole i cani provenienti dal canile come cani mordaci.
Non è il canile a fare un cane più o meno aggressivo, ma il carattere, il modo in cui è stato (anche se sarebbe più giusto dire non è stato…) educato.
In caso di cane mordace chi si occupa di dare il cane in adozione è tenuto ad informare le persone interessate, anche perché un’adozione “a tradimento” oltre a minare l’incolumità delle persone metterebbe “in lista” il cane per un secondo abbandono e il canile non ci guadagnerebbe nulla.




LE ABITUDINI DEI CANI DEL CANILE

In alcuni canili i cani restano tutto il giorni chiusi in gabbia, quindi sono abituati a sporcare “in casa”. Ci sono cani però che appena arrivati in casa smettono di farlo, altri hanno invece bisogno di essere educati come si farebbe con un cucciolo. Se prima di vivere in canile aveva provato la vita in famiglia potrebbe essere più facile. Qualche incidente di percorso è da prevedere, ma potrebbe benissimo non succedere!
Un cane adulto può essere educato, senza fretta e con le buone maniere.


I cani del canile possono essere abituati ad avere uno spazio aperto.
Questo non vuol dire che potranno essere adottati solo da chi ha una casa con giardino.
E’ sufficiente educare il cane e farlo abituare alla nuova vita.

Bisogna tenere conto che un cane che vive in appartamento avrà la necessità di essere portato fuori almeno 3 volte al giorno per i suoi bisogni.
Se durante le prime uscite il cane dovesse sembrare restio al guinzaglio non scoraggiatevi, si tratta di mancanza di abitudine, appena capirà che guinzaglio uguale passeggiata lo sopporterà senza problemi.

Un cane che verrà lasciato solo in casa durante il giorno potrà stare tranquillo a dormire oppure piangere oppure fare dispetti.
Questo non dipende dal fatto che sia un cane proveniente dal canile, è mancanza di abitudine, paura di essere lasciato solo. Quando capirà che tornerete sempre da lui non ci sarà più nessun problema.
Le prime volte può essere utile lasciargli un gioco particolarmente interessante che lo distragga nel momento della vostra uscita da casa.

L’abitudine ad abbaiare che si associa ai cani del canile non è un’abitudine.
Tanti cani insieme quando vedono qualcuno, magari che va a riempire le ciotole o che li va a prendere per la passeggiata o meglio ancora un visitatore che vuole adottarne uno, fanno tanto rumore.
Comunque come tutte le cose, un cane impara a non abbaiare per ogni cosa.



Spesso non si conosce la storia di un cane ma se mostra diffidenza non è difficile immaginare che abbia avuto brutte esperienze con le persone incontrate prima di noi.
Bisogna avere pazienza, fargli capire poco a poco che non tutti i bipedi sono cattivi con gli animali.
Non bisogna stargli addosso, la cosa migliore da fare è ignorarlo e aspettare che sia lui ad avvicinarsi. Niente gesti bruschi, niente voce alta.
Almeno la prima settimana bisogna concedergli la possibilità di poter “sbagliare”…una pipì in casa non è la fine del mondo in confronto alla fiducia che lui può acquistare in noi.


E nel caso si volesse adottare un cane quando in casa si ha già un altro cane?
Innanzitutto bisogna conoscere bene il proprio cane, sapere come si comporta con altri cani, maschi e femmine, sia all’aperto sia in casa propria.
E’ necessario conoscere il meglio possibile il cane che si vuole adottare, osservare come si comprata con altri cani del canile e in passeggiata se incontra altri cani non del canile.
Alcuni canili danno poi la possibilità di portare il proprio cane all’interno del canile per un incontro, anche se sarebbe ancora meglio un incontro all’esterno, in territorio neutrale.
Se non sono possibili incontri preventivi non resta che fare una prova in casa.


STERILIZZAZIONE SI STERILIZZAZIONE NO.

In base alle leggi vigenti la ASL di competenza dovrebbe provvedere alla sterilizzazione di tutti gli animali che transitano presso i canili comunali.
Alcuni rifugi sterilizzano le femmine o fanno firmare un modulo in cui si obbliga l’adottante a far sterilizzare la femmina mentre per i maschi si fa firmare un modulo con il quale l’adottante si impegna a non far riprodurre l’animale.
La sterilizzazione è la scelta migliore non solo per evitare di far nascere cani che finiranno in canile, ma anche e soprattutto per una questione di salute dell’animale.

TAGLIA PICCOLA - TAGLIA GRANDE

Non è sempre vero che un cane piccolo è più gestibile di un cane di grosse dimensioni.
Cambia l’ingombro, questo è certo, ma generalmente i cani piccoli sono più esuberanti ed agitati dei cani di taglia più grande.
Tutti i cani fino ai due anni di età sono, chi più chi meno, pieni di energia e scatenati.
Ad ogni modo qualunque cane, indipendentemente dalla taglia, se ben educato è gestibile.

CUCCIOLO O CANE ADULTO

Se si vuole un cucciolo per poterlo crescere come si vuole…meglio lasciar perdere.
Ogni cane ha una sua personalità, gli si possono insegnare diverse cose, ma non si può cambiare il suo carattere.
Bisogna tenere conto che un cucciolo è un’incognita fino a circa un anno di età, con un cane adulto invece è chiaro che tipo di cane si ha davanti.
Questo vale anche per la taglia.
Un buon volontario può fare una previsione sulla taglia futura di un cucciolo osservando la dimensione delle zampe, la velocità nella crescita, ma non si possono avere certezze. Un cane adulto è come lo si vede.

Qualcuno erroneamente crede che adottando un cucciolo riceverà più affetto.
Tralasciando il fatto che un cane ama sempre e comunque, pensiamo ai ricordi che abbiamo noi dei nostri primi mesi di vita…per il cane è la stessa cosa quindi per un cucciolo noi saremo i suoi padroni da amare, per un cane adulto noi saremo gli angeli da venerare per averlo salvato dalle gabbie di un canile.

RAZZA O METICCIO DOC

Scegliendo un cane di razza si hanno indicazioni sul carattere, sulle caratteristiche fisiche…ma anche sulle malattie genetiche e tipiche della razza.
Un meticcio è tutto una sorpresa, sulla taglia e sulle caratteristiche fisiche si possono avere indicazioni se si conoscono i genitori, per il carattere ogni cane è a se’, di razza e non.

Se si è deciso per un cane di razza, prima di acquistarlo vale la pena cercare nei canili e ni rifugi…magari anche non nella propria città…per comprare un cucciolo presso un buon allevamento quanti silometri si è disposti a percorrere?

CONTROLLI POST ADOZIONE

Consistono in visite effettuate dai volontari presso l’abitazione dell’adottante per verificare lo stato di salute e di benessere psichico dell’animale adottato.
Il volontario accerterà che l’animale non sia denutrito o con evidenti segni di maltrattamenti, che non abbia paura del padrone, che sia felice e non tenuto a catena.
Il padrone non dovra’ fare nulla di particolare se non avere cura del cane adottato: una cuccia calda, acqua fresca sempre a disposizione, cibo adeguato, cure mediche se necessarie.

PASSAGGIO DI PROPRIETA’ CANILE-AFFIDATARIO

Generalmente i cani sono intestati al canile e una volta adottati ed effettuato un controllo dai parte dei volontari viene fatto il passaggio presso la ASL di competenza.
Per effettuare il passaggio è necessario il modulo di adozione, un documento ed il codice fiscale.
Il cane può avere già il microchip oppure è necessario farlo mettere dal nuovo proprietario.
Questi passaggi sono obbligatori e l’affidatario si impegna a portarli a termine con la firma sul modulo di adozione.
In ogni caso è bene chiedere ai volontari presso il canile a cui ci si rivolge per l’adozione.
ALCUNI CONSIGLI
validi per qualsiasi cucciolo e anche per cani più grandicelli che arrivano dal canile

L’ARRIVO NELLA NUOVA CASA

Appena arrivato nella nuova casa il cucciolo avrà bisogno di almeno una settimana per abituarsi alla nuova realtà: è un momento difficile, si sente solo e senza riferimenti.
Lasciate che si guardi attorno e che curiosi per la casa. Non esagerate con le attenzioni.


PREMI

1. cibo
2. coccole
3. gioco
Tutte le mattine pesare la dose giornaliera di crocchette del cucciolo e metterne in tasca un terzo per lavorare durante la giornata.

IL PREMIO DEVE ESSERE DATO IMMEDIATAMENTE.

PREMIARE IL CUCCIOLO OGNI VOLTA CHE FA UNA COSA CORRETTA CON UNA O PIU’ CROCCHETTE:
- Tutte le volte che non tira al guinzaglio dare una crocchetta anche ogni 2 passi, se non ha tirato. Continuare a premiarlo se continua a non tirare.
- Quando voi mangiate e lui sta sdraiato tranquillo. Continuare a premiarlo, anche una crocchetta ogni 2 minuti, se continua a stare tranquillo.
- Quando lo chiamate e lui viene.
- Tutte le volte che vi porta un gioco.
- Quando non vi mette le zampe addosso!
- Quando fa i suoi bisognini fuori di casa.


NOME

Insegnate al cucciolo a rispondere immediatamente al suo nome. E’ una cosa fondamentale.
Iniziate molto vicini a lui: chiamatelo e, appena si gira, dategli una crocchetta. Da fare 10/15 volte al giorno.
Di giorno in giorno aumentare la distanza dal cucciolo. Se non risponde, fate un passo indietro e lavorate ancora al livello precedente.

SALTO ADDOSSO:
(da fare ogni volta che il cucciolo cerca di saltare)

Rientrare a casa e:
- ignorarlo fino a quando non è quieto. Solo allora: premiatelo.
- Aspettare che il cucciolo si calmi prima di accarezzarlo
- Ignorarlo se salta. Tornare a premiarlo appena è tranquillo
- Meglio premiarlo con cibo poiché le coccole sono eccitatorie.
- Non lasciate che salti addosso ad altre persone: se siete per strada aumentate il passo o cambiate marciapiede.

Chiedete aiuto agli amici: che nessuno coccoli il vostro cucciolo se salta addosso. Tutti devono ignorarlo fino a quando salta e premiarlo solo quando ha le 4 zampine per terra!

RICHIAMO

Da fare tutti i giorni almeno 6/7 volte.

Iniziare in condizioni semplici senza stimoli (ad esempio in corridoio). Solo tra qualche settimana potrete gradualmente aumentare le difficoltà (ad esempio sul pianerottolo, poi in garage…). Il richiamo ai giardinetti sono il livello di difficoltà più alto!
Inizialmente non chiamate il cucciolo quando sta facendo qualche cosa molto interessante (gioca con altri cani, annusa per terra…)…non verrà!
1. Abituate il cucciolo, in diversi momenti della giornata, ad essere preso per il collare, a ricevere contemporaneamente cibo e ad essere poi lasciato andare.
2. Cucciolo libero: iniziate molto vicini a lui, chiamarlo (NOME), aspettare che vi guardi, indietreggiate, chiamatelo (VIENI) abbassatevi, prendetelo per il collare, premiatelo e lasciatelo andare.
3. Cucciolo libero: da molto vicini, chiamarlo (NOME), aspettare che vi guardi, correre via dandogli le spalle, chiamarlo (VIENI) abbassarsi, prenderlo per il collare, premiarlo e lasciarlo andare.

QUANDO SCAPPANO I BISOGNINI?

E’ necessario imparare a capire quando scappa la pipì al cucciolo…
Un cucciolo ha necessità di fare la pipì:
- Dopo un momento di gioco o di grande eccitazione
- Dopo aver fato la pappa
- Dopo un sonnellino
- La mattina appena sveglio
- Mediamente ogni 2 ore


CAPIRE QUANDO GLI ”SCAPPA”…

Il cucciolo si mette davanti alla porta di una stanza? Oppure si allontana da voi alla ricerca di tappeti?
- Dovete interrompere l’azione.
- Dovete prevenire ed imparare a capire la sua comunicazione.
- Quando lo vedrete intento ad annusare o a girare interrompetelo (ad esempio buttando un coperchio di cucina per terra per fare rumore), e portatelo immediatamente fuori.
- Quando farà la pipì lo premierete come se avesse fatto la cosa più bella del mondo.
- Fatelo giocare
- Non rientrate immediatamente!

GIOCO

GIOCHI DA EVITARE:
- giochi fisici (lotta, strattoni, schiaffi sul muso o sul corpo)
- rincorrersi
- “tira e molla”
1. GIOCHI DELLA COOPERAZIONE: LE PALLINE!
Tenete le palline fuori dalla sua portata. Fate giocare il cucciolo un paio di volte al giorno per poco tempo.
Mettetevi al centro dello spazio; tirate la prima pallina; aspettate che il cucciolo la prenda in bocca e solo allora iniziate a giocare con la vostra; aspettate che lui lasci la sua palla vicino a voi; tirate la vostra e recuperate l’altra.
Al termine del gioco scambiate la palla per cibo; ritirate le palline.

2. GIOCHI DELLA SOLITUDINE
Da lasciare al cucciolo quando è lasciato solo: KONG, BUSTER CUBE, BOTTIGLIE DI PLASTICA, OSSA DI PELLE DI BUFALO.
Al vostro rientro, raccogliete tutti i giochi lasciati e ritirateli. Verranno dati al cucciolo la volta successiva.

IL GUINZAGLIO

Ogni cane ripete un comportamento quando questo gli procura una gratifica. E’ una gratifica qualsiasi cosa lui desideri in quel preciso momento. Quando tira al guinzaglio, ciò che desidera è che lo seguiate facendo anche un solo passo avanti, andando così verso la direzione scelta da lui.
Se lui tira e voi lo seguite, anche facendo un solo passo, lui crederà di aver avuto una gratifica perché sta tirando e così ripeterà questo comportamento.
Pensate a quale potrebbe essere il dispiacere più grande… che voi vi giriate dalla parte opposta allontanandolo dalla sua meta oppure che vi fermiate.
Insegnate al cane ad associare il tirare al guinzaglio con questa punizione inaspettata! Cosa fare?
Iniziate a camminare, dicendo “ANDIAMO” e facendo vedere con la mano la direzione prescelta.
Premiate il cucciolo con cibo anche ad ogni passo se non tira.
Se tira, fermatevi immediatamente.
State fermi e aspettate che il cucciolo si calmi oppure chiamatelo per nome.
Portatelo al vostro fianco facendo seguire la vostra mano.
Assicuratevi che il guinzaglio sia morbido.
Ripartite dicendo andiamo.
Se tira immediatamente dopo , ri-fermatevi!
SIATE PAZIENTI!
Abituatelo anche al nome: chiamatelo durante la passeggiata, se vi guarda: premio!
DOVETE ESSERE COSTANTI! MEGLIO POCHI METRI AL GIORNO FATTI BENE PIUTTOSTO CHE KM FACENDOSI TIRARE!



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